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Spazi e calore

  Uno dei giochi di bambina che ricordo con più coinvolgimento consisteva nel ricavarmi piccoli spazi abitabili negli angoli più impensati di casa mia. È un gioco che nei bimbi ricorre e, infatti, anche la mia peste lo ripete: con grandi coperte e sedie costruisce tende, ottenendo case in cui si nasconde e vive per un po’ la sua vita in autonomia. Questo tipo di gioco, è vero, ti fa sentire autonomo, ma in realtà il suo scopo è quello di farti sentire ancora più protetto dentro casa tua: sei già nella tua dimora con mamma e papà, in più riesci a trovare una sorta di casa nella casa che è come una protezione nella protezione. Più lo spazio è piccolo, più la protezione è maggiore. Il senso di appagamento in un gioco del genere è praticamente ineguagliabile. Ed è per questo che sento di non aver mai perso, negli anni, una pratica ludica simile. A tratti è diventata adulta: leggere un libro è un modo per ricavarci uno spazio - mentale - protetto tutto nostro, in cui nessuno entra. Stessa

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